Ristori alle imprese del porto piegate dal Covid

Ammontano a 700mila euro i fondi di sostegno messi in campo dall'autorità di sistema portuale, con tagli ai canoni e proroga concessioni

CARRARA — Ammontano a 700mila euro i fondi di sostegno messi in campo dall'autorità di sistema portuale, insieme a mirure di taglio ai canoni e proroga delle concessioni. I ristori sono indirizzati a oltre 30 imprese dei porti di Marina di Carrara e La Spezia che hanno visto ridursi significativamente volumi e fatturato durante la pandemia da Covid-19. L'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, nella prima riunione del Comitato di gestione dopo l'insediamento del presidente Mario Sommariva, ha deliberato complessivamente ristori per 700mila euro.

Oltre ai tagli ai canoni, come ristoro, sono state decise anche proroghe delle concessioni. Inoltre il Comitato ieri ha deciso alcune modifiche al regolamento d'uso dei beni demaniali, la proroga della riduzione della sovrattassa sulle merci ai fini della security portuale e la rateizzazione dei canoni per casi di particolare difficoltà.

"Credo nel metodo della condivisione - ha aggiunto - per rendere più forte e competitivo il nostro sistema portuale. Il rendiconto generale del 2020 ci consegna un ente in salute che, proprio per questo deve moltiplicare i propri sforzi per risolvere le questioni che da troppo tempo sono rimaste in sospeso e che la citta' e gli operatori attendono". Il 2020 per l'Adsp si chiude con un avanzo economico di oltre 7 milioni di euro e un avanzo finanziario di circa 10 milioni "totalmente assorbito dalla copertura di quota parte degli interventi infrastrutturali deliberati nell'anno".

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