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Attualità giovedì 25 settembre 2014 ore 12:53

Commissario ed ispettori per la sanità toscana

Li chiede il senatore Barani, del Gruppo Autonomie Locali, in una interrogazione al ministro della salute Lorenzin dopo le ultime vicende giudiziarie



MASSA — Barani sostiene che la decisione dei giudici del tribunale di Milano che hanno respinto la richiesta di risarcimento danni fatta dalla Regione nei confronti della società di revisione contabile, Deloitte, sia dovuta al fatto che la Regione stessa era a conoscenza, e non ha avuto niente da eccepire, della posta di circa 60 milioni di euro riportata nel bilancio della Asl1 come credito vantato nei suoi confronti dalla stessa Asl. "In altri termini, - ha proseguito Barani - secondo il tribunale, la responsabilità di non aver riconosciuto la presunta falsità del documento attestante il credito e' tutta regionale e non della società di certificazione".  

L'altro elemento che ha portato il senatore del Gal a chiedere al ministro se non ravveda gli estremi per un commissariamento è stata la scelta fatta dalla Regione Toscana di impegnare 90.000 euro per l'affidamento dell'incarico di difesa dei propri interessi ad uno studio legale di Roma nel procedimento che alla fine l'ha vista soccombere. Una decisione che non ha convinto il senatore Barani, né nella sostanza, per l'eccessiva spesa, né nella forma, in quanto il senatore critica il fatto che non sia stato utilizzato lo studio legale della Asl stessa. 

L'interrogazione si conclude chiedendo al ministro "se non ritenga opportuno sottoporre ad un competente organismo di valutazione la correttezza del comportamento del presidente della Regione Toscana nel momento in cui ha richiesto un risarcimento, evidentemente non dovuto, per verificare gli scopi dell'azione (per allontanare il sospetto che l'azione mirasse a distogliere dal livello regionale l'attenzione degli organi tutori e della stampa) e l'entità (che e' priva di ogni base logica prima che giuridica, anche tenendo conto del fatto che i costi della tutela legale sono in genere proporzionali all'entità del risarcimento richiesto); se non ritenga- conclude il documento - che vi siano gli estremi per proporre il commissariamento della sanità toscana."


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