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Attualità mercoledì 07 luglio 2021 ore 17:17
"Dignità per noi sindaci" dalle Apuane a Roma
Il sindaco di Montignoso Lorenzetti ha guidato la delegazione di primi cittadini da Aulla, Filattiera, Mulazzo e Tresana alla manifestazione Anci
MASSA-CARRARA — "Oggi mi trovo a Roma in piazza Santi Apostoli con i colleghi sindaci apuani Annalisa Folloni Sindaca di Filattiera, Claudio Novoa Sindaco di Mulazzo, Roberto Valettini Sindaco di Aulla e Matteo Mastrini Sindaco di Tresana, in occasione della manifestazione nazionale promossa dall Anci per chiedere tutela e dignità per il ruolo dei sindaci": è la cartolina politica in arrivo dal sindaco di Montignoso e presidente della Provincia di Massa-Carrara Gianni Lorenzetti che ha guidato oggi la delegazione di primi cittadini che dal territorio provinciale si sono recati nella capitale per il consiglio nazionale dell'Anci, ma anche per la successiva manifestazione per rivendicare dignità al ruolo di sindaco.
"Tra i primi cittadini presenti provenienti da tutta Italia - racconta Lorenzetti in una nota - anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, di Bari Antonio Decaro, di Roma Virginia Raggi, di Milano Beppe Sala e di Torino Chiara Appendino. Il Consiglio nazionale dell'Anci riunitosi questa mattina ha approvato all'unanimità il documento presentato dal presidente Antonio Decaro, sindaco di Bari, per apportare le modifiche necessarie al Testo Unico degli Enti Locali e assicurare così più serenità e più efficienza al ruolo che i primi cittadini ricoprono".
“Oggi - si legge nel testo del documento - i nostri compiti sono cresciuti in modo esponenziale in un contesto di riduzione di risorse umane e finanziarie, e in un quadro di regole spesso confuso e contraddittorio. Così i sindaci, nell'immaginario collettivo, sono i responsabili di tutto, al di là delle proprie effettive competenze. Per questo ci aspettiamo che il legislatore si faccia carico dell'approvazione rapida di alcune norme specifiche, che aiutino tutti noi a svolgere al meglio il nostro ruolo, soprattutto, in modo adeguato a quello che i nostri cittadini si aspettano".
"Da anni si susseguono casi e fattispecie che vedono i sindaci, gli amministratori e i dirigenti destinatari di provvedimenti relativi a imputazioni di responsabilità in sede penale, civile, amministrativa ed erariale - prosegue ancora il documento - che si concludono nella stragrande maggioranza con archiviazioni. In questo contesto, emerge la debolezza o l'assenza del nesso di causalità fra la condotta censurata e l'evento, mentre i sindaci risultano sempre responsabili per l'esercizio o il mancato esercizio di un potere, molto al di là dei compiti e delle responsabilità. Sostanzialmente, chiediamo l'affermazione concreta di un principio di eguaglianza e di pari dignità con le altre cariche elettive e di governo''.
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