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Attualità martedì 21 marzo 2017 ore 11:49

Economia, situazione insostenibile delle provincie

A dirlo in un esposto cautelativo il presidente della provincia Lorenzetti a Procura, Prefettura e Corte dei conti. Uno squilibrio da quasi 11 milioni



MASSA — Un gesto eclatante, senza precedenti, per cautelarsi e richiamare l’attenzione sulla insostenibile situazione finanziaria delle Province: lo ha compiuto il presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, che, come gli altri presidenti delle 76 province delle regioni a statuto ordinario ha presentato un “esposto cautelativo” indirizzato a Procura della Repubblica e Prefettura di Massa-Carrara, oltre che alla sezione regionale della Corte di Conti di Firenze. La richiesta è quella di valutare eventuali condotte illecite, omissive e commissive sulla vicenda che in questi anni ha portato le province praticamente sul lastrico con una azione che lede l’articolo 119 della costituzione ed il principio di buon andamento della pubblica amministrazione.

“Dopo la riforma Delrio – ha dichiarato Lorenzetti – ci sono state assegnate tra le competenze fondamentali la viabilità provinciale, circa 700 Km di strade per lo più montane, e l’edilizia scolastica superiore, 26 edifici, dove ogni mattina entrano circa 9000 studenti, oltre a docenti e personale Ata. Dobbiamo garantire la manutenzione ordinaria, quella straordinaria e la messa in sicurezza di tutto questo patrimonio.

Da anni non solo non ci vengono assegnate risorse, ma addirittura ci vengono sottratte le poche che abbiamo a favore dello Stato centrale.

Nel 2017 – ha proseguito il presidente - tra imposta Rc auto, IPT (imposta trascrizione) e addizionali, prevediamo entrate per 15 milioni e 700 mila euro, di questi 12 milioni e 649 mila euro siamo costretti a versarli allo Stato per il prelievo forzoso sulle nostre casse dovuto in larga parte alla legge finanziaria del 2014, voluta dal governo Renzi. Ci restano quindi 3 milioni e 100 mila euro ma il nostro fabbisogno per le funzioni fondamentali è pari a 13 milioni e 800 mila euro: quindi i soldi che lo Stato ci sottrae generano uno squilibrio di 10 milioni e 700 mila euro circa”.

Perfino la stessa Corte dei conti, in una audizione parlamentare sul federalismo fiscale del 23 febbraio scorso, ha definito “manifestatamene irragionevoli” quelli che molti si ostinano a chiamare ancora tagli e non prelievi forzosi.

L’equazione è semplice: se non ci sono i soldi non si chiude il bilancio, non si fanno gli interventi e si mettono in pericolo diritti e servizi fondamentali, come la sicurezza delle strade e delle scuole. Ma questo comporta anche una responsabilità penale (si pensi alla sola sicurezza di scuole e luoghi di lavoro, oppure alla recente normativa in tema di omicidio stradale).

Da qui la necessità di un esposto cautelativo.


“Occorre – ha concluso Lorenzetti – una soluzione rapida: chiediamo al governo di trovare le risorse necessarie perché le Province, confermate in Costituzione con pari dignità rispetto a Regioni e Comuni dopo il referendum dello scorso 4 dicembre, possano svolgere le funzioni fondamentali che la legge affida loro”.

L’esposto ha aperto la settimana di mobilitazione che tutte le province stanno portando avanti per difendere i diritti e la sicurezza. Due gli appuntamenti nel nostro territorio: il primo mercoledì 22 marzo 2017 alle 12 nella sede del comune di Fivizzano dedicato alla messa in sicurezza, gestione e investimenti sulle strade provinciali. Il secondo giovedì 23 marzo 2017, alle 10,30, nella Sala della Resistenza del Palazzo Ducale di Massa, stesso argomento con attenzione però agli edifici scolastici superiori.


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