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Attualità martedì 02 febbraio 2016 ore 15:46

Crisi, Rossi e gli impegni presi dal Governo

Il governatore ha inviato una lettera al ministro per lo sviluppo Guidi per accorciare i tempi del riconoscimento dell'area di crisi complessa



FIRENZE — Riconoscere il territorio apuano come area di crisi complessa e procedere alla stipula di un accordo di programma volto alla reindustrializzazione di quest'area: è quanto chiede il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in una lettera che ha inviato al ministro per lo sviluppo economico, Federica Guidi e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti.

Il presidente Rossi, dopo aver richiamato il protocollo d'intesa firmato a Massa nel maggio 2015 finalizzato agli "Interventi per la riqualificazione e la riconversione dell'area industriale di Massa Carrara", ricorda che "a distanza di diversi mesi da quella stipula purtroppo non possiamo non constatare che nulla di effettivo pare essere stato definito per dare gambe concrete agli impegni che erano stati assunti".

Gli unici passi aventi sembrano quelli compiuti sul tema delle bonifiche grazie all'impegno del sottosegretario Silvia Velo. Diversa la sorte dei due tavoli convocati presso il Ministero per lo sviluppo economico che invece "non hanno prodotto un minimo passo in avanti".

Tutto ciò proprio mentre le questioni inerenti le attività di difesa idrogeologica della ZIA, la infrastrutturazione portuale e la logistica ferroviaria di supporto alle attività industriali, cioè molti dei "nodi" affrontati risultano risolti con i Ministeri competenti, con RFI e con la struttura di Missione "Italia Sicura", grazie a specifici incontri convocati dalla Regione.

Conseguentemente almeno le progettazioni per le opere indicate, appaiono in corso di definizione, ma "nel contempo il quadro complessivo degli interventi fatica a trovare una propria logica conclusione, senza la stesura di uno specifico accordo di programma che possa definire, tempistiche, impegni progettuali e risorse finanziarie da mettere in campo da parte dei singoli soggetti attuatori e promotori dello stesso accordo".

La lettera del presidente Rossi passa poi ad esaminare le questioni legate all'occupazione, osservando che "insieme al Ministero del Welfare, potremmo mettere in campo strumenti da dedicare alle politiche attive del lavoro". Da questo punto di vista Rossi segnala al Governo il grande sforzo che, con 1 milione di euro nel 2015 e ben 3 milioni nel 2016, la Regione Toscana sta attuando mediante la definizione di "Lavori di Pubblica Utilità", da destinare esclusivamente alle aree di crisi e ai soggetti inoccupati ed espulsi dai cicli produttivi


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