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Attualità venerdì 27 febbraio 2015 ore 16:24

Il carcere può diventare un'eccellenza

Visita al penitenziario del garante regionale dei tenuti Franco Corleone: "192 detenuti di cui 110 impegnati in varie attività lavorative"



MASSA — I punti di forza di questo istituto – ha detto il garante regionale dei diritti dei detenuti, Franco Corleone, al termine del sopralluogo di questa mattina al carcere di Massa – sono il percorso trattamentale, il regime penitenziario interno ‘aperto’ e la presenza di lavorazioni penitenziarie di tessitoria, di sartoria e di falegnameria”. Il percorso trattamentale avviene anche attraverso lo strumento risocializzante del lavoro, il regime aperto dell’istituto “rispetta – ha detto il garante regionale - tutte le condizioni normative e le migliora con celle aperte oltre le 8 ore e l’attività lavorativa fa sì che vengano prodotti lenzuola, asciugamani e coperte a tutti gli altri istituti penitenziari”. 

La casa di reclusione di Massa, risale al 1930 e ospita 192 detenuti definitivi condannati a pene medio lunghe dei quali 66 in cella per reati di detenzione di droga ai fini di spaccio. Si tratta di un corpo unico, suddiviso in padiglioni, in spazi comuni e aperti e con la presenza di impianti sportivi. “Tra i detenuti – ha precisato Corleone, ribadendo la positività di questo dato – 110 lavorano e di questi 15 svolgono attività di pubblica utilità in città”. Corleone ha parlato, inoltre, con soddisfazione di un esperimento innovativo portato avanti dalla Asl di Massa Carrara: “I detenuti di questo carcere – ha detto - possono essere seguiti dal loro medico di base. Un modello che dovrebbe essere introdotto anche negli altri istituti penitenziari perché garantisce continuità terapeutica e assicura un rapporto di fiducia tra il medico e il paziente”.“La direttrice del carcere Maria Martone – ha affermato Corleone - è molto attenta all’innovazione e dà impulso alle attività. Nei mesi scorsi c’è stata una programmazione di cineforum. Inoltre, la biblioteca interna è collegata a a quella comunale e i detenuti scrivono un giornalino”.“Peccato – ha aggiunto il garante regionale – che queste positività siano turbate dalla mancata apertura di un padiglione nuovo che dovrebbe ospitare 80 detenuti. La struttura è quasi pronta ma necessita del completamento degli ultimi lavori di ristrutturazione, al momento ancora bloccati”.Tra le lacune del carcere Corleone ha parlato del “mancato finanziamento di due sezioni del refettorio necessarie per permettere ai detenuti di mangiare insieme e di una serra per consentire attività esterne. Credo – ha concluso Corleone – che ci siano tutte le condizioni per far sì che questa casa di reclusione diventi un’eccellenza, accogliere queste richieste garantirebbe alla struttura di rappresentare un modello di vivibilità”. 


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