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Attualità lunedì 06 aprile 2020 ore 15:19

Coronavirus, in crisi 3.000 imprese artigiane

L'allarme arriva dalla Cna di Massa Carrara: "Servono aiuti concreti. Molti, probabilmente, al termine di questa emergenza non riapriranno".



MASSA CARRARA — Sono circa 3.000 le imprese artigiane che rischiano di non riaprire dopo il lockdown se non ci saranno aiuti concreti. E’ crisi di liquidità. A denunciare quanto sta accadendo è Paolo Bedini Presidente di Cna Massa Carrara che chiede una spinta ulteriore in vista degli ulteriori provvedimenti di restrizione del Governo. 

“Nella nostra provincia – spiega il Presidente di Cna - abbiamo un altissimo tasso di micro, piccole e medie imprese. Stiamo parlando di migliaia di attività del commercio, del turismo, dell’artigianato e dei servizi, interi comparti del settore economico che sono in difficoltà già a fine marzo, figuriamoci dopo”.

Secondo un sondaggio di Cna l'87% degli imprenditori ritiene che i provvedimenti presi siano poco o per niente adeguati, mentre solo il 13% ritiene che siano mediamente efficaci. A preoccupare le imprese è soprattutto l’impatto dello stop prolungato sulla propria attività e sull’economia in generale. 

Il 41% degli intervistati non esclude la possibilità di non riaprire più, mentre un ulteriore 37% ritiene di essere a rischio se la sospensione dell’attività dovesse durare ancora a lungo. Il 50% si dice spaventato soprattutto da una possibile recessione economica, una quota praticamente identica a chi è preoccupato maggiormente dall’emergenza sanitaria (49%). Il 90 % si dice convinto del mancato incasso dei pagamenti in sospeso da ricevere.

I primi provvedimenti governativi, relativi alle moratorie di mutui, leasing e finanziamenti, hanno alleggerito le preoccupazione primarie delle aziende, così come l’accesso agli ammortizzatori sociali, per garantire i dipendenti. “Purtroppo – analizza Bedini - di fronte ad una emergenza che ogni giorno che passa pare".

"Molte aziende - continua Cna - vivono dei ricavi giornalieri che reinvestono nella loro attività immediatamente. Con il prolungamento della serrata al 13 aprile, queste imprese non saranno in grado di riprendere con i loro mezzi. Ecco perché c’è bisogno di un intervento massiccio per dare liquidità.

Nel frattempo, per una certa tipologia di imprese, grazie ad accordi con Artigiancredito Toscano, Cna sarà in grado di erogare finanziamenti diretti alle imprese socie per importi da un minimo di 5.000 euro e fino ad un massimo di 25.000.


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