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Cronaca martedì 08 febbraio 2022 ore 14:29

Carte false per il reddito di cittadinanza

In 27 avrebbero percepito il contributo presentando false dichiarazioni all'Inps. Riscossi illegittimamente oltre 120mila euro



MASSA — I carabinieri di Massa Carrara hanno denunciato 27 persone per indebita percezione del reddito di cittadinanza. Come spiegato in una nota dell'Arma, infatti, allo stato attuale degli accertamenti i 27 avrebbero percepito il contributo pur non avendone diritto, per un totale di quasi 120mila euro.

L’attività è il frutto di due mirate indagini, una condotta dai carabinieri di Massa e Carrara con il nucleo di ispettorato del Lavoro.

Per ciascun percettore i carabinieri hanno esaminato la sussistenza dei requisiti previsti dalla norma per usufruire del beneficio, come ad esempio il possesso della cittadinanza italiana, nel caso di beneficiari stranieri che devono avere una permanenza minima di dieci anni nel territorio italiano. Sempre in sede di analisi, viene inoltre controllata l’esatta composizione dei nuclei familiari. In altri casi, gli investigatori dell’Arma si sono concentrati sui riscontri che riguardano le situazioni di reddito “zero”, per poi passare ai controlli sulla soglia Isee massima consentita e sul patrimonio immobiliare, compresi i veicoli intestati e l’eventuale esistenza di conti correnti intestati e relativi depositi.

I responsabili individuati nel corso delle indagini, cittadini italiani e stranieri appartenenti a diverse fasce di età, alcuni anche pregiudicati per vari reati, tramite i rispettivi patronati, avrebbero presentato all’Inps false dichiarazioni, assai variegate, omettendo di trovarsi in condizioni ostative alla percezione del sussidio quali, ad esempio, di essere sottoposti a misure cautelari restrittive, oppure di aver trovato un’attività lavorativa a tempo determinato, di aver fornito notizie false in relazione alla composizione del proprio nucleo familiare e, in particolare, per gli stranieri, 11 su 27 indagati, di aver comunicato notizie false in merito al requisito del periodo minimo di residenza nel territorio italiano.

L’attività, che ha visto i reparti operanti impegnati per diverse settimane, ha comportato l’esame approfondito di una grande mole documentale che ha consentito di accertare un danno economico per l’INPS di oltre 120.000,00 euro indebitamente erogati e per cui è stata richiesta all’ente previdenziale l’immediata sospensione dell’attribuzione del beneficio e l’attivazione delle procedure per il recupero delle relative somme.

I controlli dei militari dell’Arma per contrastare questo tipo di truffe continueranno anche nei prossimi giorni. E’ al vaglio, ad esempio, la posizione di alcuni percettori per verificare la sussistenza di condanne iscritte al casellario giudiziale che sono notizie rilevanti ai fini della revoca del reddito di cittadinanza; non mancano, inoltre, le periodiche segnalazione di quelli che sono stati arrestati negli ultimi tempi, perché la sottoposizione a misure cautelari è un’altra causa di cessazione del beneficio. 


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