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Attualità sabato 21 gennaio 2017 ore 13:12

Speleomannari a caccia di abissi

Tornano a sfidare le profondità delle Alpi Apuane. La meta è il sifone terminale dell’abisso dell’Olivifer, a meno 1250 metri di profondità



MASSA — Dopo che il 7 dicembre di due anni fa lo speleosub di fama nazionale Luca Pedrali, accompagnato da altri 17 Speleo Mannari ha conquistato il record italiano di immersione in profondità raggiungendo i meno 1360 metri di dislivello nel sifone finale dell’abisso Paolo Roversi, sulle Alpi Apuane, nell’alta Toscana, il gruppo speleo torna nelle profondità dei monti toscani dove si aprono i più profondi abissi italiani.

L’Olivifer è il nome della grotta che si trova sulle pendici meridionali del M. Grondilice. È una tra le più profonde d’Italia, una cavità che affonda nella roccia per oltre 1000 metri alternando pozzi verticali, da scendere con corda a cunicoli strettissimi, dove è possibile avanzare solo strisciando.

Il gruppo speleo è formato da uomini provenienti da tutta Italia, che nei giorni scorsi ha approntato la discesa, armando la grotta, ed ha trasportato al campo base materiale e attrezzatura per l’immersione di Pedrali nel sifone situato nel punto terminale della grotta. “Lo scopo di questa immersione è scoprire cosa c’è dopo – spiegano gli speleo - . Generalmente i sifoni di una grotta sono dei condotti allagati che separano sezioni della stessa: una sorta di passaggio segreto che può svelare altri ambienti finora inesplorati, oppure mettere in congiunzione due cavità prossime tra loro”.

L’impresa non sarà affatto facile: il gruppo dovrà trasportare scendendo per oltre 1000 metri, fino al sifone, tutto ciò che è necessario per la permanenza a tali profondità e garantire la necessaria assistenza aerea allo speleosub, che tuttavia si dovrà immergere da solo e continuare l’esplorazione nella parte sommersa della grotta.

A questa esplorazione va annoverata la presenza dello scultore e speleologo fiorentino, Filippo Dobrilla, che per l’occasione preparerà una scultura pagana che verrà lasciata nelle viscere della terra dove poi eseguirà una performance artistica propiziatoria.

L’uscita dalla grotta è prevista nella giornata di domani, domenica 22 gennaio, ed i risultati saranno poi pubblicati sui vari social.


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