Attualità

Cani da salvataggio, la prova spettacolare

Domenica le unità cinofile della Scuola Max Cani Salvataggio di Massa hanno simulato i soccorsi in mare in collaborazione con la Pubblica Assistenza

Durante la dimostrazione di salvataggio in mare

E' stata un dimostrazione davvero spettacolare quella svoltasi a Porto Azzurro domenica scorsa sulla Spiaggia di Barbarossa con i numerosi salvataggi in mare della Scuola Max Cani Salvataggio Massa Toscana e con gli interventi simulati di soccorso dei volontari della Pubblica Assistenza Porto Azzurro.

Realizzata con il patrocinio del Comune di Porto Azzurro, la manifestazione si è svolta per tutta la mattinata mettendo in evidenza l'importanza e l'utilità di queste unità cinofile sulle nostre spiagge, come spiegano gli organizzatori.

La Scuola Max Cani Salvataggio è nata 30 anni fa da Angelo Goldoni, attuale presidente della scuola, il suo nome (Max) è dovuto dal suo Terranova, con il quale ha fatto i primi salvataggi avvenuti nella Sics.

La Max impiega le proprie unità cinofile in attività di pattugliamento delle spiagge, salvaguardando così la sicurezza dei bagnanti che ogni anno si riversano nelle nostre splendide località balneari.

Inoltre i membri della Scuola sono impegnati anche in progetti che si occupano di temi sulla sensibilizzazione per la sicurezza in mare, dell'educazione ambientale, dell'avvicinamento agli animali , addestrano cani da ubbidienza e della promozione della figura del cane all'interno della Società umana.

Sono stati svolti diversi salvataggi in mare alla presenza della Guardia Costiera dell'Isola d'Elba, che ha salvaguardato lo specchio d'acqua marino adiacente le prove d'intervento.

Tanti i cani impegnati che si sono prodigati a salvare uno, due e fino a cinque persone insieme, con notevole bagaglio formativo e dimostrando la tecnica e la "forza" necessaria per questi interventi esclusivi in mare.

Ad ogni scenario in mare del soccorso dei cani da salvataggio, i "finti infortunati" venivano portati sulla battigia della spiaggia di Barbarossa, dove i soccorritori della Pubblica Assistenza di Porto Azzurro li prendevano in carico, continuando diverse manovre salvavita che hanno suscitato interesse e ammirazione dei bagnanti della rinomata località balneare di Porto Azzurro.