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​Balneari, rinnovi fino a 20anni a chi investirà

Chi presenterà un piano di investimenti importanti potrà chiedere il rinnovo della concessione sul demanio marittimo da sei a venti anni

La Regione Toscana offre una via di uscita ai balneari, che domani, 17 febbraio, scenderanno a Roma in piazza per difendere le concessioni dalla direttiva europea Bolkestein che vuol mettere all'asta le concessioni del demanio marittimo a partire dal 2020.

"Quella toscana non sarà forse la risposta risolutiva – commenta il presidente Enrico Rossi – ma è una possibile via che i balneari e i Comuni che lo vorranno, senza obblighi, potranno percorrere".

La delibera con le linee guida sulla messa a bando delle concessioni, condivise con l'Anci, l'associazione dei Comuni, è stata approvata oggi dalla giunta regionale. I progetti presentati dovranno prevedere investimenti nell'ambito demaniale e non all'esterno. Oltre ad interventi sulle strutture ricettive, che una volta scaduta la concessione rimarranno proprietà pubblica, saranno presi in considerazione l'eventuale ripascimento della banchina erosa, lavori sulla scogliera frangiflutti o la riqualificazione dell'accesso al mare. Saranno pesati anche gli investimenti fatti prima della richiesta di una nuova concessione e non ancora ammortizzati.