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​Balneari: UE verso la bocciatura della proroga

La legge con cui l’Italia ha previsto la proroga automatica della durata delle concessioni demaniali fino al 2020 è contraria al diritto europeo

Questa la conclusione dell’avvocato generale della Corte di giustiziaUnione Europea Maciej Szpunar sulle cause che coinvolgono gestori sardi e la Promoimpresa operante sul lago di Garda. Le conclusioni dell’avvocato generale non sono vincolanti ma generalmente sono riprese nella sentenza che sarà emessa dalla Corte.

Nelle sue conclusioni, l’avvocato generale della Corte ricorda che con vari decreti-legge emessi dal 2009 al 2012 e convertiti in legge, lo Stato italiano ha previsto la proroga automatica della durata delle concessioni demaniali marittime per attività turistico-ricreative dapprima fino al 31 dicembre 2012 e poi fino al 31 dicembre 2020.

Tale azione però secondo quanto dichiarato da Szpunar sarebbe contraria a quanto previsto dalla direttiva 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato Ue. Tale direttiva infatti impedisce alla normativa nazionale di prorogare in modo automatico la data di scadenza delle concessioni per lo sfruttamento economico del demanio pubblico marittimo e lacustre.