La decisione è arrivata dopo un lungo confronto con le organizzazioni sindacali, scioperi e presidi davanti al cantiere.
I primo licenziamento riguardava un guardiano che aveva consegnato le chiavi di una sala alle rappresentanze sindacali unitarie e aveva fatto entrare alcuni giornalisti senza autorizzazione; il secondo un operaio per l'utilizzo di un parcheggio riservato ai dirigenti del cantiere.
Le lettere disciplinari erano state invece indirizzate a due sindacalisti per aver organizzato una conferenza stampa.