Attualità

"Anziani confusi sulle vaccinazioni Covid"

Dai rappresentanti degli anziani della Uil parte una lettera aperta al presidente della Regione per chiedere percorsi e accessi più chiari e semplici

"Ci hanno chiamato tante persone confuse e impaurite. Abbiamo messo i nostri sportelli a disposizione per aiutare gli anziani a prenotare il vaccino anti Covid, e in pochi giorni le regole erano già cambiate. Chiediamo regole certe e chiare": è in sostanza questa la richiesta che l'associazione diriti degli anziani (Ada) della Uil chiede al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani con una lettera aperta che da Carrara parte in direzione Firenze. A firmarla è Laura Menconi, presidente di Ada Carrara. Ed eccone il testo. 

Caro presidente,

mi rendo conto che la pandemia ha stravolto completamente le nostre vite e sono consapevole delle difficoltà che ci sono nell’organizzare un piano vaccinale capace di raggiungere ogni singolo cittadino, partendo soprattutto dai soggetti più fragili come gli anziani così da abbattere la mortalità del virus fra i contagiati. Nessuno, purtroppo, ha la bacchetta magica in mano ed è almeno un secolo che l’umanità non si trova di fronte a un evento di tale portata. Con l’influenza spagnola ci furono decine di milioni di morti. All’epoca d’altronde non c’era una cura, non avevamo le soluzioni tecniche, scientifiche e tecnologiche di cui disponiamo oggi che sembrano essere riuscite a dare delle risposte efficaci in tempi record, pur con tutti i limiti che sono emersi anche nelle ultime settimane.

Se i vaccini ci sono, arrivano e sono sufficienti non possiamo però davvero perderci in un bicchier d’acqua. Non è possibile con tutte le possibilità che offrono internet, i social network e le moderne tecnologie. Caro presidente, queste mie parole non arrivano davvero da chi ha la pretesa di avere le risposte in tasca ma come un consiglio a chi oggi ha il compito di tutelare tutta la nostra comunità: non cambiamo troppo spesso le modalità di prenotazione dei vaccini perché i cittadini si confondono. Si confondono i più giovani e ancor di più gli anziani che fanno fatica a capire come e perché si stravolgono le regole una settimana dopo l’altra. Abbiamo bisogno di certezze e garanzie, di metodi semplici e coinvolgenti, che non mettano i cittadini gli uni contro gli altri.

Come Ada, associazione per i diritti degli anziani, abbiamo messo i nostri sportelli di Massa e Carrara a disposizione delle persone anziane per aiutarle a prenotare il vaccino. Lo abbiamo fatto due settimane fa e pochi giorni dopo le regole erano già cambiate. Ci hanno chiamato tante persone confuse e impaurite: hanno paura di restare fuori, di perdere la possibilità di vaccinarsi. Ma hanno anche paura di prendere il virus e delle conseguenze di questa malattia. Così come la hanno le persone che assistono le persone fragili, gli stessi genitori di questi bambini che essendo minorenni non possono vaccinarsi. Presidente, il mio non è un attacco ma un appello: regole certe e chiare, che non cambiano da un giorno all’altro, per aiutarci a superare la pandemia e tornare a vivere. La nostra associazione e i volontari che collaborano con noi restano a disposizione: diamoci una mano e sarà tutto più facile.