L'episodio, avvenuto alcuni giorni fa, è stato reso noto solo oggi dalla polizia. A quanto pare il comportamento dell'uomo ha allarmato diversi cittadini che hanno subito avvisato le forze dell'ordine. Gridava "Allah Akbar" e altre frasi in arabo, in evidente stato di agitazione.
Per rintracciarlo e bloccarlo sono intervenuti più equipaggi del commissariato di Carrara. Dopo ore di ricerche e dopo che era riuscito anche a sfuggire a un'auto civetta, la polizia lo ha poi scovato in uno stabilimento balneare e inutile è stato il suo tentativo di resistenza a suon di calci e pugni.
L'uomo, un 33enne nordafricano identificato in passato con vari alias e segnalato per reati contro la persona e per droga, è stato arrestato e portato in carcere. Con sé aveva una pistola con sei cartucce nel caricatore e altre sette in tasca, oltre a eroina e cocaina.
Da accertamenti successivi, nei confronti del soggetto è risultato anche un ordine di carcerazione della magistratura di Milano per precedenti condanne per droga.
Dagli accertamenti sulla pistola, una semiautomatica 6.35 prodotta in Belgio e destinata al mercato spagnolo, risultata si tratti di un'arma clandestina in Italia. L'uomo la teneva nel marsupio assieme alla droga.
Si indaga anche per capire la reale identità dell'uomo.