Attualità

Medicine complementari al day hospital oncologico

Via da subito alle nuove cure con omeopatia e agopuntura per 2 ore a settimana per ciascun ambulatorio. Si inizia dalle pazienti con tumore al seno

Il taglio del nastro

È stato inaugurato ieri a Carrara, nel day hospital di Oncologia al quarto piano del Centro Polispecialistico Achille Sicari, l'ambulatorio dedicato all'omeopatia e all'agopuntura, un servizio complementare alle cure erogate dal reparto diretto da Andrea Mambrini.

I nuovi servizi di omeopatia e agopuntura saranno rispettivamente affidati alle oncologhe Maria Pia Muttini e Maria Cristina Pennucci, medici che hanno iniziato la formazione specifica nelle medicine complementari sin dal 2013.

Le nuove cure saranno quindi erogate da subito all'interno stesso del reparto, con un'offerta di due ore settimanali per ciascun ambulatorio, al momento riservata alle giovani donne affette da neoplasie alla mammella in trattamento chemioterapico e ormonoterapico.

La scelta di arricchire le oncologie toscane con questi nuovi servizi parte dai risultati di un'indagine a campione svolta dalla Regione Toscana nel 2014, che aveva evidenziato come una consistente percentuale di pazienti oncologici curati nelle strutture toscane, circa il 40%, ricorresse a questo tipo di cure con una soddisfazione per i benefici ricevuti che si aggirava intorno al 90%.

"La medicina complementare avviata in accordo con il progetto approvato dalla Regione Toscana - ha spiegato Mambrini - permetterà una presa in carico sempre più accurata, con l'effettuazione di un'anamnesi particolareggiata, per una maggiore soddisfazione delle nostre pazienti, perché l'aspetto umano incide fortemente sui benefici psicologici e su una migliore aderenza alle cure ricevute. In particolare, questi due aspetti della medicina complementare si sono dimostrati efficaci nel controllare alcuni effetti collaterali dei trattamenti oncologici".

Maria Pia Muttini ha ulteriormente sottolineato come gli aspetti dell'accoglienza contribuiscano in maniera significativa a un impatto favorevole sulla malattia, concetto confermato anche da Maria Cristina Pennucci che ha posto l'accento sull'importanza di un linguaggio condiviso sulle medicine complementari che contribuisca alla consapevolezza delle scelte individuali delle cure. Si tratta dunque di un altro prezioso tassello che va a aggiungersi alle eccellenze di questa struttura.