“Toccate le mie opere”. E’ l’invito di Giovanni Tognini il genio anarchico dell’arte moderna italiana, celebrato in vita dai grandi critici, dimenticato dopo la morte, che accompagna le venti sculture inedite in marmo bianco, cemento e gesso realizzate tra gli anni ’30 e ’70 protagoniste della monografica multimediale in corso fino al 5 giugno al Centro Arti Visive di Carrara. La singolarità dell’esposizione è l’invito a “toccare” le opere, se pur con cautela, per apprezzarne la superba tecnica di lavorazione e la particolarità delle forme e delle linee. Tra le opere in esposizione “Il Pensatore”, “La Puppinona”, “Le Lavandaie”, “L’uomo e la tecnica”, “Olimpiade” realizzata all’indomani delle proteste antigovernative finite nel sangue a pochi giorni dall’inizio delle olimpiadi del Messico del ’68 e due sculture che non hanno mai incontrato gli occhi del pubblico “La croce” ed il “Totem”.
La mostra, promossa ed organizzata dal Comune di Carrara ed il patrocinio della Camera di Commercio di Massa Carrara e del Rotary Club di Carrara e dell’Associazione Culturale Fossonese per la direzione artistica di Emma Castè è accompagnata da un catalogo-diario (gratuito),da un video-documentario realizzato durante tutto le fasi del percorso, dal restauro delle opere custodite nel laboratorio-studio fino al convegno e da materiale fotografico, appunti e documenti che ripercorrono la genesi di molte delle opere ritrovate.