Cronaca

Movida, 'Daspo Willy' per cinque persone

Notificato ad alcuni protagonisti delle nottate violente a Marina il provvedimento che impone l'allontanamento dai locali di intrattenimento

Cinque 'Daspo Willy' per gli episodi di movida violenta a Marina di Carrara: li ha notificati la polizia del commissariato di Carrara e prevedono l'allontamento dai locali di intrattenimento da locali e pubblici esercizi della zona dove si sono ripetute risse a altre scorribande anche nel periodo di restrizioni Covid.

"Nel territorio di Carrara - spiega la nota di questura - si sono verificati diversi episodi violenti durante la cosiddetta movida, sia estiva che nel periodo più recente delle festività natalizie, e per tale ragione sono al vaglio della divisione anticrimine della questura le singole posizioni di tutti i giovani coinvolti in risse, lesioni e aggressioni avvenute a Marina di Carrara".

Nel frattempo: "Nei giorni scorsi, gli agenti del commissariato di Carrara hanno proceduto alla notifica di cinque avvii di procedimento finalizzati all’irrogazione del cosiddetto Daspo Willy ad altrettanti giovani resisi responsabili di episodi violenti nella zona movida a Marina di Carrara".

La misura è stata introdotta con decreto legge dopo i gravi fatti accaduti a Colleferro che causarono la morte di Willy Monteiro Duarte nel settembre 2020. Con essa si estende l'orizzonte applicativo inasprendo le sanzioni rispetto al Daspo Urbano. 

"In particolare la nuova norma - spiega il commissariato - conferisce al questore il potere di vietare l’accesso a locali di intrattenimento e pubblici esercizi ovvero lo stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi nei confronti di coloro che siano già noti per atti di violenza, di aggressioni e per coloro che abbiano riportato una o più denunce o una condanna non definitiva, negli ultimi tre anni per delitti violenti contro le persone nei pressi di locali pubblici, causando tumulti, disordini e pericoli per la sicurezza". La violazione della predetta misura di prevenzione personale prevede la reclusione da 6 mesi a 2 anni ed una multa da 8mila fino a 20mila.