Attualità

Ponte di Avenza da demolire, il no dei cittadini

Continua dopo l'assemblea il no di cittadini e commercianti della zona all'abbattimento del ponte di via Giovan Pietro. Il via ai lavori il 15 giugno

Cittadini e commercianti in rivolta contro l'abbattimento e la conseguente ricostruzione del ponte di via Giovan Pietro ad Avenza. Il 15 giugno dovrebbero partire i lavori. Un'arteria importante che di fatto in questo periodo di ripartenza post lockdow farebbe crollare i fatturati dei negozi, come sottolineato da Confesercenti, che due settimane fa ha chiesto alla Regione, appaltatrice dell'opera progetta dopo l'alluvione, di rinviare i cantieri. Anche i cittadini si sono riuniti in assemblea mercoledì per chiedere a gran voce il rinvio dell'opera di un anno.

Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ha invitato una delegazione di cittadini ad una riunione dove parteciperà anche il responsabile tecnico del Progetto della messa in sicurezza idrogeologica del Carrione.

“Siamo ben consapevoli dell’impatto che i lavori sul ponte di via Giovan Pietro avranno sulle attività della zona e proprio per questo nelle scorse settimane ci siamo confrontati con le associazioni di categoria sulle tempistiche dell’intervento, nell’ambito dei vincoli imposti dalla Regione Toscana che è l’appaltatore dell’opera”, ha detto il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale.

“Voglio ricordare che si tratta di opere strategiche per la sicurezza di Avenza e di tutto il territorio comunale e che quando si parla di questo genere di interventi, non possiamo che essere soddisfatti dell’avvio dei lavori perché vanno a sanare criticità per cui la nostra città ha pagato in passato un prezzo davvero alto”, premette il primo cittadino.

Ad aprile c'era già stato un incontro tra gli esponenti dell’amministrazione e i rappresentanti di commercianti ed esercenti dove, sottline ail sindaco "era stata richiesto lo slittamento dell'inizio dei lavori o se non fosse stato possibile l’opzione da preferire era quella dell’avvio immediato dei lavori per salvaguardare la stagione autunnale, le vendite del periodo natalizio, il Carneval Profano e anche la fiera di San Marco, visto che la durata delle opere da cronoprogramma è di circa 5 mesi. La scelta è stata fatta tenendo ben presente che, iniziare i lavori a ottobre, nella stagione piovosa, avrebbe potuto comportare una dilazione dei tempi mentre partendo a giugno, con l’estate davanti, ci si augura di riuscire a rispettare le scadenze. Abbiamo quindi manifestato alla Regione la posizione delle categorie, e i lavori sono stati programmati di conseguenza”.