Cronaca

In porto a caccia di rifiuti e ormeggi pericolosi

L'intervento della guardia costiera ha portato alla bonifica di 100 metri quadrati di piazzali e al rinvenimento di catene subacque di intralcio

Le attività della guardia costiera

La bonifica di 100 metri quadrati di piazzali nell'area portuale di Marina di Carrara e il rinvenimento di ormeggi pericolosi, in particolare una catena che sott'acqua può essere di intralcio alle manovre navali: è il bilancio dell'attività effettuata nei giorni scorsi dai militari della guardia costiera del comando di Marina di Carrara, col coordinamento della direzione marittima della Toscana, per la tutela dell’ambiente e il mantenimento dei previsti standard di sicurezza per la navigazione all’interno del porto.

Due in particolare i filoni dell’attività operativa portata a compimento dai militari guidati dal capitano di fregata Luciano Giuseppe Aloia: individuazione di alcuni depositi incontrollati di rifiuti e successive attività di polizia giudiziaria – sequestro penale, denuncia alla competente Procura della Repubblica – in un’area portuale posta nella zona di ponente del porto e verifica subacquea del regolare posizionamento dei sistemi di ormeggio al fine di individuare potenziali pericoli per la navigazione.

Con la prima attività è stata disposta la bonifica di circa 100 metri quadri di piazzali invasi da notevoli quantitativi di rifiuti abbandonati, così da renderle nuovamente fruibili. Nella stessa zona sono state rinvenute alcune unità da diporto che occupavano senza concessione demaniale una porzione di area pubblica, oltre a un'autovettura abbandonata.

Con le immersioni degli operatori del V nucleo subacquei guardia costiera di Genova è stato invece individuato un potenziale ostacolo alla sicurezza della navigazione, costituito da catenarie di ormeggio poste in corrispondenza di uno specchio acqueo impiegato per le manovre di grandi yacht e navi commerciali, per il quale sono in corso di individuazione le opportune misure di mitigazione.