Attualità

Spazzino volontario per i malati Covid

L’operatore ecologico si è offerto volontario per raccogliere i rifiuti fuori dalle case dei malati Covid. "Mi è sempre garbato aiutare gli altri"

In un momento in cui solo il nome Covid-19 fa paura, c'è chi con grande umanità si offre volontario per raccogliere i rifiuti dei malati in isolamento domiciliare. Lo spazzino volontario si chiama Valerio Arfanotti e lavora da 31 anni nell'azienda Nausicaa, la multiservizi del Comune di Carrara. Per i colleghi è l'uomo Covid.

E quando qualcuno gli chiedi perché si è offerto volontario per il servizio di raccolta dei rifiuti delle persone contagiate dal Covid-19 lui con grande naturalezza risponde: "Perché sostanzialmente mi è sempre garbato aiutare gli altri". Per Valerio è anche un modo per aiutare la città in un momento di emergenza, come quando c'è stata l'alluvione.

Ma in cosa consiste esattamente il servizio di raccolta dei rifiuti delle persone contagiate dal Covid-19? Come da ordinanza regionale, Nausicaa fornisce alle persone contagiate a domicilio un kit per la gestione dei rifiuti. Devono usare i guanti, inserire la spazzatura in due sacchi, chiuderli con il nastro adesivo e lasciarli fuori della porta nei giorni concordati.

E qui entra in gioco Valerio, che indossata una tenuta speciale, va a casa dei malati, preleva i sacchi e li posiziona all’interno di uno scarrabile, all’interno della Ricicleria di Nausicaa che oggi è chiusa al pubblico e vigilata.

Il servizio di raccolta dei rifiuti delle persone contagiate dal Covid-19 viene effettuato sulla base delle informazioni che l’azienda sanitaria Usl Toscana Nord Ovest fornisce al Comune di Carrara.