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Una strada per il finanziere vittima dell'eccidio

A Firenze è stata intitolato un Largo a Vincenzo Giudice, maresciallo maggiore della Finanza ucciso nella carneficina di Bergiola Foscalina

La commemorazione dell'eccidio di Bergiola lo scorso settembre

Era il 16 settembre 1944. A Bergiola Foscalina, frazione del comune di Carrara ai piedi del Monte Brugiana nelle Alpi Apuane, si compiva per mano nazifascista uno degli eccidi più feroci, crimine contro l'umanità. Tra gli altri vi moriva, ucciso, anche il maresciallo maggiore della guardia di finanza Vincenzo Giudice.

Giudice, che aveva prestato servizio a Firenze dove si era sposato nel 1922, all'epoca dell'eccidio era comandante della sezione di Marina di Carrara. Giunto a Bergiola, dove i nazifascisti stavano rastrellando gli abitanti per una rappresaglia dopo l'uccisione di un soldato tedesco, offrì la propria vita al comandante della formazione delle Ss in cambio di quella degli ostaggi, fra cui anche la moglie e i due figli. Il militare fu quindi ucciso, ma dopo di lui furono trucidati anche i 71 civili, in gran parte donne e bambini.

Oggi a suo nome è stata intitolata a Firenze una strada, un Largo cioè. Largo Vincenzo Giudice si trova tra la Fortezza da Basso e la stazione di Santa Maria Novella, all'incrocio tra via Valfonda e viale Strozzi. Alla cerimonia di intitolazione hanno partecipato il comandante generale della guardia di finanza Giuseppe Zafarana, il comandante regionale Bruno Bartoloni, il sindaco e il prefetto di Firenze Dario Nardella e Alessandra Guidi e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. 

Per Bartoloni, in Giudice troviamo "la sintesi di quei valori che fondano la nostra Repubblica", e ancora oggi "ci insegna il coraggio di sfidare la morte per salvare la vita di altri: un gesto di coraggio, un gesto d'amore, un gesto di responsabilità".