Cronaca

Viola il coprifuoco con la scusa dei sintomi Covid

Il giovane fermato dai carabinieri durante il coprifuoco è risultato essere un pregiudicato e per lui si sono aperte le porte del carcere di Massa

E' stato fermato dai carabinieri durante il coprifuoco non rispettando gli obblighi stabiliti dal tribunale ed è finito diretto in carcere. Protagonista un giovane di 23 anni, pregiudicato in affidamento in prova ai servizi sociali, misura alternativa alla detenzione in carcere

Per poter avere questa opportunità, il condannato deve rispettare delle regole di “buona condotta” ben precise, ma il giovane è stato trovato fuori casa commettendo in un colpo solo una sfilza di violazioni: infatti oltre ad averlo trovato in giro durante il “coprifuoco” previsto dalle misure anti-covid, il giovane non aveva rispettato nemmeno l'obbligo di non uscire di casa la notte.

Il ragazzo si era giustificato con la pattuglia raccontando di sentirsi poco bene e di accusare i sintomi del covid. La prova definitiva che quella del Covid fosse una scusa è arrivata dopo il responso del medico del 118 che la pattuglia aveva fatto intervenire sul posto, il quale aveva refertato che lo stato di salute del ragazzo era del tutto normale.

Quest’ultima “scappatoia” riuscita male tentata dall’affidato in prova, sommata alle altre volte in cui i Carabinieri hanno relazionato di non averlo trovato in casa di notte, gli è costata molto cara, infatti dopo la notifica del provvedimento firmato dal Magistrato di Sorveglianza, è stato portato in carcere a Massa.