Nelle settimane successive al disastro, il tratto di argine che crollo' a Marina di Carrara a seguito della piena del Carrione, provocando danni per 100 milioni di euro, è stato provvisoriamente rinforzato. Un intervento non risolutivo a cui avrebbero dovuto far seguito altre opere per più consistenti.
Invece tutto si è bloccato e poche settimane fa alcune aziende della zona, a seguito di un temporale più violento, sono state nuovamente invase da acqua e fango.
Ieri la decisione della procura di sequestrare altri cinque tratti di argine ritenuti particolarmente a rischio di cedimenti.