Confermata la custodia cautelare in carcere per Roberto Vignozzi, l’ex postino di 72 anni che il 27 gennaio scorso ha ucciso con un colpo di pistola il maresciallo dei Carabinieri Taibi.
L’ipotesi di strage, si legge nell’ordinanza del gip, scaturisce dal fatto che l’omicida aveva portato con se oltre alla pistola, anche diversi caricatori contenente in tutto oltre cento proiettili.
Un vero e proprio arsenale che farebbe pensare, sostiene il gip, che l’indagato volesse prendere di mira anche i familiari di Taibi.
Sempre secondo De Mattia, Vignozzi sarebbe «andato a colpo sicuro» e al cancelliere del tribunale dove si è costituito qualche ora dopo aver sparato al maresciallo, ha detto che «da tempo lo dovevo fare e ci pensavo».