“È da stigmatizzare che le cave vengano indicate con il nome dei concessionari e non con il loro nome, o più propriamente con il numero con cui le identifica il Comune – dice infatti Franca Leverotti - È la prova lampante che vengono considerate proprietà dei concessionari: ancora un danno alla collettività fatto da amministrazioni che non salvaguardano il bene comune, ma l’interesse economico di alcuni privati che violano sistematicamente le leggi”.
Ma ci sarebbe di più secondo l’associazione di Italia Nostra infatti, la mappa sui siti delle cave presenterebbe dei macroscopici errori
“Riteniamo incongruo – prosegue Leverotti - che nelle operazioni relative al piano strutturale non sia stata individuata e come tale classificata l’area estrattiva vera e propria, stante la vigenza nel Comune di Massa vi è la concreta possibilità, verificatasi nei mesi scorsi, che il concessionario venda la concessione e il ricavato vada a suo unico beneficio”