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​Confesercenti in allarme, 55 attività chiuse

Sono tante le attività commerciali di Massa Carrara che si sono dovute arrendere alla crisi secondo il rapporto presentato da confesercenti

Quasi un impresa chiusa al giorno da Gennaio ad oggi contro le 13 nuove attività insediatesi sul territorio apuano per un bilancio complessivo di meno 42 in soli due mesi. Numeri che smorzano i timidissimi segnali di ripresa che, soprattutto nei primi otto mesi del 2015, avevano fatto pensare ad un inizio di inversione di rotta.

Crescono anche le attività ambulanti in provincia, unica insieme a Prato in tutta la regione ad avere un segno più in questo comparto. Da qui un nuovo allarme lanciato dal presidente di Confesercenti Massa Carrara Paolo Arpaguas: “Il tessuto imprenditoriale del commercio al dettaglio continua ad assottigliarsi in maniera a dir poco tragica. Il dato nazionale è sconfortante: nei primi due mesi del nuovo anno si conta una riduzione di quasi 9.000 imprese. E la nostra provincia purtroppo non fa eccezione. Occorrono provvedimenti seri, le possibilità sono due – conclude Arpagaus - spingere il sistema bancario a ridare fiducia ai piccoli imprenditori anche con il sostegno dei consorzi fidi, in particolare di Italia Comfidi, Regione e Camera di commercio. Investire, come stiamo facendo, su strumenti di aggregazione tra piccoli commercianti come i Centri commerciali naturali: strumenti in grado di attrarre finanziamenti per la promozione. Ai Comuni, infine, insistere con i mezzi in loro possesso per programmare il commercio: penso al blocco delle nuove licenze di pubblici esercizi o al provvedimento varato a Firenze per tutelare il centro storico”.