Quella di Giacomo Giannarelli, portavoce del Movimento 5 Stelle , sarebbe, secondo Confindustria , un'accusa inconsistente, poiché la tassazione del marmo non è basata sul prezzo riportato sulle fatture delle aziende ma su un valore stimato dal Comune con una procedura molto complessa che prevede il passaggio di tutti i blocchi dalle pese.
Se di minori entrate si dovesse parlare, si tratterebbe di errori degli uffici del marmo, inoltre il danno sarebbe a carico dello Stato e non del comune.
Confindustria evidenzia anche che le indagini Black Marble non hanno riguardato le aziende ma società commerciali e che comunque molte delle accuse sono state ridimensionate dai giudici.
L'auspicio di Confindustria è che il Consiglio Regionale valuti al meglio la situazione senza lasciarsi influenzare da toni di campagna elettorale.