Nel 2013 hanno chiuso più di 200 imprese del settore costruzioni. Poi hanno chiuso anche altre, nel terzo semestre dell’anno appena concluso.
Lo dicono i dati di Cna sull’ultima indagine dell’Istituto di Studi e Ricerca della Camera di Commercio e di Infocamere secondo cui gli effetti della sulle famiglie scoraggiate a lanciarsi anche nei piccoli interventi di ristrutturazione uniti al crollo del mercato del mattone potrebbero portare entro un quinquennio ad un dimezzamento del numero attuale delle imprese di costruzioni regolarmente registrate, attive e in regola per lasciare spazio ad una nuova “generazione” di aziende fantasma.
Delle 2.700 imprese attualmente registrate, nel 2020 potrebbero rimanerne poco più di mille.