Attualità

Crisi, necessario intervenire con urgenza

Sull'argomento il consigliere del Pd Giacomo Bugliani che con una mozione chiede alla giunta regionale il riconoscimento di area di crisi complessa

Attivarsi nei confronti del Mise per il riconoscimento di Massa Carrara come “area di crisi complessa”, quale azione propedeutica per garantire risorse e interventi a carattere nazionale e per procedere rapidamente alla stipula di un Accordo di Programma tra Governo, Regione, Enti locali e Autorità portuale. Sono questi gli impegni che Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd, sollecita alla Giunta con la mozione “In merito al riconoscimento nazionale di area di crisi complessa ed all’Accordo di programma di reindustrializzazione dell’area di Massa Carrara”.

“L’area di Massa Carrara è già stata riconosciuta dalla Regione Toscana come area di crisi, così come quelle di Livorno e Piombino, atto che ha consentito di mettere a punto forme di sostegno ad hoc, interventi a supporto dei lavoratori, misure sulla formazione continua nonché di favorire protocolli localizzativi; soltanto nel 2016 dalla Regione sono arrivati 1 milione e mezzo di incentivi alla formazione continua per le tre aree, di cui mezzo milione solo per Massa. – spiega Bugliani – Nel 2011 c’è stato un primo riconoscimento da parte del Mise come ‘area di crisi complessa con impatto significativo sulla politica industriale nazionale’. A maggio 2015 è stato stipulato un Protocollo d’Intesa finalizzato a ‘Interventi per la riqualificazione e la riconversione dell'area industriale di Massa Carrara’, tra Governo, Regione e tutte le istituzioni coinvolte. All’inizio di quest’anno gli amministratori locali hanno inviato un appello a Regione e Governo per procedere alla conferma del riconoscimento di Massa come area di crisi complessa e successivamente alla stipula dell’Accordo di programma; la Giunta regionale ha portato avanti un tavolo di confronto tecnico con tutti i soggetti coinvolti per definire le priorità e il presidente Rossi ha sollecitato nuovamente i ministri competenti per questo atto formale fondamentale. Ad oggi non si è ancora raggiunto questo obiettivo nonostante il nostro territorio, oltre alla prosecuzione delle politiche regionali di sostegno, abbia assolutamente bisogno di ulteriori interventi di carattere nazionale, volti a potenziare le infrastrutture, supportare le imprese esistenti, realizzare nuove unità produttive, mitigare la sua fragilità idrogeologica”.