“Dall’insediamento della nuova ditta vincitrice dell’appalto -scrive in una nota Carmen Menchini- genitori e insegnanti hanno riscontrato difformità nelle forniture alimentari: la carne non italiana come invece prescrive il capitolato, uova di categoria inferiore, pesce di qualità inferiore, pangrattato senza etichetta, frequenti cambi del menù senza spiegazioni. Non è vero che le difformità sono rilevate perché vengono fatti i controlli. I controlli ci sono sempre stati e semmai è in atto un preciso disegno per ostacolare e insabbiare l’attività della commissione mensa, che solo a febbraio ha potuto eleggere i propri coordinatori. Diversi genitori sono stati ostacolati nell’accesso alle cucine, cosa mai accaduta prima. Di fronte alle difformità riscontrate – conclude Carmen Menchini- l’Amministrazione ha sempre negato, minimizzato se non apertamente snobbato i rilievi di chi chiede semplicemente il rispetto delle regole in difesa della salute dei propri figli.”