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"Domicilio e asporto non bastano, siamo rovinati"

Situazione disastrosa per bar, ristoranti, pizzerie e tutti gli esercizi pubblici: chiusi fino a giugno e poi riaperture a numeri ridotti

Per ristoranti, bar e pizzerie la consegna a domicilio e il take away non bastano per rimpinguare le casse dopo due mesi di stop. "Nella migliore delle ipotesi siamo rovinati", hanno detto gli esercenti intervistati nel sondaggio di Confartaginato Massa Carrara.

La situazione è disastrosa e la riapertura tanto attesa nella fase 2 non è arrivata, bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie e tutti gli esercizi pubblici resteranno chiusi fino a giugno e poi riaperture a numeri ridotti con il distanziamento sociale. E anche con consegne a domicilio e da asporto c'è da pagare stipendi, gestione, materie prime, gas, elettricità, tasse e imposte con il rischio del fallimento e di chiudere l'attività per sempre.

Confartigianato Massa Carrara a tastare il polso dei piccoli e medi imprenditori della provincia apuana che ha effettuato un sondaggio tra i gestori, preoccupati anche della riapertura con le misure di sicurezza. Per alcuni è meglio aspettare che il virus se ne sia andato per aprire, c'è chi ha dieci tavoli che si ridurranno inevitabilmente a 5. C'è chi lamenta i troppi vincoli sperando che la situazione comunque a giugno migliori.