Cronaca

I figli dell'omicida condannati per droga

I ragazzi, 25 e 30 anni, erano imputati per reati legati alla droga. Ieri è arrivata la condanna del tribunale di Massa a un anno di reclusione

Si fa sempre più chiaro il quadro che avrebbe portato Roberto Vignozzi a sparare e uccidere il maresciallo dei carabinieri Antonio Taibi. Al momento della confessione, l'omicida ha raccontato agli inquirenti di aver agito per vendetta nei confronti del militare che a suo dire aveva rovinato la vita a lui e ai suoi figli.

Il procuratore di Massa Aldo Giubilaro ha raccontato che, in effetti, Taibi si era occupato in passato delle indagini sui due giovani, uno di 25 e l'altro di 30 anni finiti in un'inchiesta di droga.

Ieri il tribunale di Massa li ha condannati entrambi a un anno di reclusione.

Secondo quanto riportano le agenzie, inoltre, uno dei due sarebbe soprannominato Diabolik e sarebbe coinvolto anche nelle indagini su alcune rapine compiute da una persona che agiva con il volto coperto da un passamontagna.