Attualità

​Il centro storico chiude bottega

Con una lettera accorata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, anche le associazioni lottano per il futuro del centro città

Si chiudono le saracinesche sul centro di Carrara, la gente scappa, aumenta la disoccupazione giovanile. Avevano resistito al boom dei centri commerciali, all’assalto low-cost dei concorrenti cinesi, ma l’ultima botta sembra sia il calo dei passanti davanti a quelle vetrine storiche che per anni hanno aperto con orgoglio.

Sembra una corsa inarrestabile, eppure, in molti sperano ancora in un impegno collettivo e politico e ci dicono " il centro cittadino deve tornare ad essere un punto di riferimento e di identificazione della società, va riadattato alle nuove esigenze dei suoi fruitori attraverso progetti che coinvolgano politici commercianti e abitanti. Lo scopo di tali progetti dovrebbe essere quello di dare un senso al paesaggio e al patrimonio per valorizzare le diversità delle identità locali." Un appello arriva anche dall'associazione culturale Promidea che, con una lettera aperta, esorta il presidente della repubblica a prendere a cuore un problema così grave che affligge non solo Carrara, ma i centri di tutte le città italiane.