Attualità

​Impianto a biomasse, Italia Nostra dice no

Ferma e decisa la presa di posizione dell’associazione culturale Itala Nostra, guidata nel territorio provinciale dal Bruno Gianpaoli

“Ricordiamo – dice Giampaoli – che Alteta ha già pagato duramente per la ventennale presenza dell'inceneritore della Farmoplant e per le altre industrie inquinanti. In varie parti d’Italia si stanno proponendo questi nuovo impianti per la produzione di energia elettrico con l'uso di biomasse, cioè con scarti biologici come i residui legnosi dei boschi, delle varie lavorazioni dei campi dai cereali ai frutteti, alle vigne agli scarti delle serre e degli allevamenti per animali, con scarsi risultati in quanto da ogni parti si formano comitati di cittadini che si battono per fermare questa nuova forma di inquinamento atmosferico nascosta dalla necessità di creare energia pulita e a buon mercato”.

“Proprio per questo l’associazione Culturale sta promuovendo – ha concluso Gianpaoli – un coordinamento cittadino con cui sostenere e incentivare la lotta per migliorare le condizioni del già presente inquinamento da polveri sottili in questo antico e storico paese”.