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​Italia Nostra, no a sbocco al mare del Fescione

Secondo la regione Toscana, un'opera necessaria per ridurre il rischio idrogeologico ma l'associazione ambientalista si oppone

Il progetto per l'apertura di uno sbocco al mare del torrente Canalmagro Fescione è ancora fermo alla valutazione di impatto ambientale, ma è fortemente voluto dalla regione: è quanto sostiene l'associazione ambientalista Italia Nostra che vede nell'apertura al mare del Fescione la realizzazione di una terza darsena, dannosa per il litorale.
Si creerebbe infatti, sempre secondo l'associazione, un altro punto soggetto a rischio balneazione, inoltre per la maggior parte dell'anno si potrebbero avere a pochi metri dalla riva acque stagnanti formate dal movimento periodico dell'acqua del mare.

Per ridurre il rischio idrogeologico, Italia Nostra suggerisce, piuttosto, all'amministrazione, la bonifica della Buca degli Sforza, cassa di espansione naturale del Canalmagro riempita negli anni ‘70 di rifiuti tossici nocivi ed inserita proprio dalla regione Toscana tra le aree di bonifica urgenti e l'eliminazione delle tombature abusive tra Massa e Montignoso.