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La Provincia a Firenze per chiedere aiuto a Rossi

La giunta regionale ha promesso una proposta di legge per lunedì alle Rsu della Provincia di Massa Carrara in presidio

L'assemblea dei lavoratori della provincia di Massa Carrara è ancora in agitazione. Il punto lo fa ogni lunedì, quando si programma anche l'attività di un'altra settimana, impegnata a dire no alla legge di stabilità, che impone alle Province un ulteriore prelievo forzoso dalle casse di 1 miliardo per il 2015 e il dimezzamento del personale con l’avvio della mobilità per 153 unità entro la fine di marzo.

Fuori dall'orario di lavoro, per scelta, tutti i momenti di incontro. Martedì scorso, tutti lavoratori delle province toscane sono stati in presidio alla sede del consiglio regionale. In quell'occasione, per domani, lunedì, la giunta regionale si è impegnata a presentare una proposta di legge.

"L’assessore Bugli - spiega la Rsu della provincia di Massa Carrara - ha fatto una comunicazione sullo stato di attuazione della riforma delle province, sul provvedimento di legge riguardante le funzioni finora in carico alle province a cui è seguito un dibattito. Giovedì nuovo presidio, questa volta di fronte alla sede della Giunta regionale per l’apertura del tavolo di confronto sul riordino delle province e sul personale".

Le rassicurazioni di Rossi e della Regione, però, convincono poco le Rsu che la motivazione la spiegano con i numeri: "Nel 2010 la Regione Toscana trasferiva alla nostra Provincia 4 milioni 968mila euro. Lo stesso Rossi ha poi iniziato un’operazione di tagli a partire dal 2011. Nell’ultimo anno, il 2014 ha trasferito 1 milione e 968mila euro, cioè 3 milioni i meno. A questa cifra ha fatto fronte negli ultimi anni la Provincia stessa con il proprio bilancio. Ovvio che se la Regione fino a quando non si riprenderà le funzioni continuerà a trasferire somme sulla base di quelle dell’ultimo anno queste non basteranno neanche a coprire gli stipendi".