“Uscire da Gaia – si legge nella nota – significherebbe svalorizzare e indebolire un patrimonio dei cittadini e aprire la porta al rischio di favorire l’ingresso di un socio privato a prezzi stracciati.”
L’amministrazione, dunque, come già dichiarato in altre occasioni, non accoglie le istanze dei comitati e dei cittadini e, allo stesso tempo, propone metodi e strade per migliorare il servizio erogato dalla famigerata Gaia.
“E’ indispensabile continuare nella razionalizzazione, già avviata, della società pubblica Gaia – scrive nella nota l’amministrazione comunale - per dimostrare che proprio un’azienda pubblica può divenire un modello virtuoso, in grado di lavorare per migliorare e rendere più eque le fasce d’utenza, avendo sempre chiaro al tempo stesso che l’acqua è un bene raro e dunque non deve in alcun modo essere sprecata. Sarebbe opportuno - conclude la nota - avviare una discussione per valutare l’opportunità di riportare l’Autorità Idrica alle dimensione delle attuali Conferenze territoriali per legare regolazione, indirizzo e gestione alla fisionomia dei territori. “