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Fognatura rotta, liquami nel fosso di Antona

Arpat esclude che provengano dal depuratore di Antona, non più in funzione e ha allertato Gaia per la riparazione. I tecnici sono già intervenuti

Lo svernamento era stato segnalato alla stampa locale. L'uomo aveva anche riferito di aver cercato più volte di far presente il problema all'Arpat ma che avrebbe ricevuto come risposta che l'Agenzia regionale non ha alcuna competenza sulla materia.   un cittadino riferisce dei suoi tentativi di segnalare uno sversamento di liquami, provenienti da un tombino, che defluivano nel fosso Antona (affluente del Frigido). Il cittadino attribuisce la fuoriuscita al vicino depuratore e riferisce che telefonando all'Agenzia gli è stato detto che esso non rientra nelle competenze della stessa.

"Arpat ha comunque raccolto la segnalazione e l'ha girata a chi di dovere al gestore della rete fognaria, Gaia, e alla Asl - si legge in una nota di Arpat -  Il depuratore di Antona esiste solo come antica struttura, ormai non più attiva, e infatti i liquami sono stati collettati e collegati  ad uno dei depuratori principali di Massa, quello delle Querce, già da diversi anni". 

"Pertanto, dove c'era anticamente il depuratore, ora ci sono i tubi della fognatura - prosegue la nota delll'Agenzia regionale - Con molta probabilità si tratta di una rottura che è stata appunto segnalata a chi deve intervenire per la vautazione di eventuali problemi igienico sanitari" 

"Ci risulta che Gaia sia intervenuta verificando che si trattava di un parziale intasamento della fognatura che, nei momenti di maggiore afflusso di liquami, causava la fuoriuscita dal tombino - conclude Arpat - I tecnici dell'azienda hanno fatto intervenire un autospurgo per stasare la condotta ed aspirare i liquami fuoriusciti".