Attualità

La radioterapia stringe la mira sul tumore

Grazie all'integrazione fra trattamento radioterapico e uso della Pet/Tac le cellule malate vengono centrate con ancora maggior precisione

L'équipe di radioterapia

La Radioterapia con l'integrazione della Pet/Tac stringe la mira sul tumore. L'efficacia del trattamento radioterapico nella cura dei tumori - in particolare per patologie oncologiche come il tumore del polmone, il tumore esofageo, tutta la patologia del distretto testa-collo e i linfomi - è nota. A Massa Carrara il piano di trattamento radioterapico prevede l'utilizzo della Pet/Tac per individuare i corretti volumi delle lesioni neoplastiche da sottoporre a terapia radiante così da praticare trattamenti altamente mirati.

"Nell'ambito apuano - spiega una nota dell'Asl Nord Ovest - grazie a una ormai collaudata organizzazione messa in campo dalle strutture di Radioterapia e Medicina nucleare rispettivamente dirette da Angiolo Tagliagambe e Pietro Bertolaccini, sono state già eseguite oltre mille simulazioni Pet/Tac, secondo un calendario programmato".

"L'utilizzo della Pet/Tac nei trattamenti - sottolinea il dottor Bertolaccini - li rende più sicuri ed efficaci. Questo esame è infatti in grado di distinguere il tessuto neoplastico da quello sano, orientando così il piano di trattamento".

"L’utilizzo della Pet/Tac in Radioterapia - afferma il dottor Tagliagambe - ha creato una rivoluzione nel difficile e continuo lavoro del radioterapista oncologo, che è quello di individuare i corretti volumi delle lesioni neoplastiche da sottoporre a terapia radiante".

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ll protocollo che viene utilizzato è quello di una Pet/Tac cosiddetta di “simulazione radioterapica” che permette da un lato di eseguire l’esame in stretta vicinanza temporale del trattamento radiante garantendo la discussione del caso clinico in modalità multidisciplinare e dall’altro di utilizzare gli stessi accorgimenti tecnici che si utilizzano in radioterapia (uso di una tavola rigida di appoggio, laser mobili, sistemi d’immobilizzazione) evitando errori durante i processi di fusione (post-processing) delle immagini.