Attualità

"Il futuro non si chiude", commercianti in piazza

Anche gli imprenditori del terziario della Lucchesia e della provincia apuana oggi sono a Firenze per chiedere di poter riprendere a lavorare

Il mese scorso i commercianti avevano dato vita a un flash mob

Sono in partenza da Lucca e dalla Piana, da Massa Carrara e dalla Lunigiana, dalla Versilia e dalla Garfagnana. Sono gli imprenditori del terziario che anche dalla Lucchesia e dalla provincia apuana oggi si recano a Firenze coi loro colleghi da tutta la Toscana per la manifestazione di protesta in cui chiedono, dinanzi alla prefettura del capoluogo dove consegneranno un documento, di poter lavorare. 

"Il futuro non si chiude", è lo slogan in calce alle due pagine in cui si condensa la piattaforma di richieste. “Fateci riaprire. O riapriamo da soli”, è il motto scelto a livello regionale per la mobilitazione che abbraccia tutto il mondo delle imprese del terziario tra commercio, turismo, servizi. Sono 11 i punti in cui si articolano le richieste che il commercio metterà nelle mani del prefetto. In cima ci sono una data certa per la riapertura a pieno regime, ristori parametrati sulla perdita di fatturato, moratoria fiscale per gli anni 2020 e 2021, piano di ripartenza per il terziario.

“Nel corso di questo anno – affermano il presidente e il direttore dell'associazione interprovinciale di categoria Rodolfo Pasquini e Sara Giovannini – il Governo ha imposto una serie di protocolli anti contagio ai quali i nostri imprenditori si sono adeguati alla virgola. Un percorso che ha consentito alle nostre attività di farsi trovare pronte, adeguate e a norma per poter lavorare e continuare a offrire i propri servizi e prodotti in piena sicurezza. Per loro stessi, per i dipendenti e per la clientela”.