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Pontremolese: torna la speranza del raddoppiamento

Buone nuove per la realizzazione del raddoppiamento della linea ferroviaria pontremolese. La volontà c'è ma tocca alle Regioni dare il via libera

La Pontremolese, ovvero la ferrovia tra Parma e La Spezia, non è ancora stata completata per quanto riguarda il raddoppiamento dei binari. Un obiettivo fondamentale per la Toscana, l'Emilia e la Liguria e, ovviamente, anche per la Lunigiana, in quanto permetterebbe uno scambio commerciale su binari da porto a pianura e viceversa, e anche nel resto d'Europa, che costerebbe molto meno e sarebbe molto più sicuro rispetto a quello che oggi avviene su ruota. Ovviamente, il raddoppiamento gioverebbe anche al turismo delle tre regioni.

Per tutti questi motivi, l'associazione Tirreno - Brennero, ricostituita a La Spezia nel mese di novembre, ieri ha riunito il consiglio di amministrazione presso l'Autorità Portuale per rilanciare il progetto che attualmente vede compiuti solo 62 chilometri, ovvero quelli che collegano la Spezia a Villafranca in Lunigiana e Solignano a Osteriazza; i lavori sono fermi dal 2014 per mancanza di fondi. Attualmente mancano altri 64 chilometri che dovrebbero svilupparsi nei tratti Parma - Osteriazza, Berceto - Pontremoli, Pontremoli - Chiesaccia per un valore di 2 miliardi e 247 milioni di euro. 

Essendo la spesa molto alta, ovviamente i lavori sono stati considerati per tratte.

All'incontro hanno partecipato diversi rappresentanti istituzionali delle tre province interessate, ovvero quella spezzina, quella di Massa Carrara e di Parma, tra i quali Massimo Caleo senatore spezzino, Giorgio Pagliari di Parma e gli onorevoli Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini oltre al sindaco Massimo Federici e altri esponenti del panorama industriale ed economico.

Il primo passo sarà quello di coinvolgere le Regioni affinché siano proprio loro a dare il via al piano di completamento della Pontremolese, e il primo appuntamento è proprio con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi