La speranza di riappropriarsi del loro futuro l'hanno trovata in una attività imprenditoriale, perché questi operai "non vogliono elemosine" né vogliono morire con il fallimento della ditta, ma aprirsi a nuove opportunità. E così, ecco l'uovo di Colombo: una lavanderia particolare che impedisca ai lavoratori di portare a casa una "tuta intrisa di sudore e veleni" , sostanze pericolose e dannose che mettono a rischio la salute di tutti i familiari.
I 24 lavoratori pensano di costituirsi in cooperativa per gestire il nuovo lavoro. L'idea è stata apprezzata e appoggiata dalle istituzioni, dalle sigle sindacali e da molte realtà del territorio che già si sono offerte per utilizzare la nascente lavanderia: Pignone, Skf, Asmiu, Sanac, Gaspari Menotti, aziende dell’indotto Pignone e addirittura i rappresentanti della squadra di calcio popolare Spartak Apuane.
Tutti questi operai, consegnando le loro tute per essere lavate, hanno mostrato una grande solidarietà e un' encomiabile sinergia tra lavoratori.