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"Per il marmo dalla Regione nessun ostacolo"

Dalla Regione Toscana arriva una precisazione sulla legge regionale sul lapideo, questione citata in un'intervista dal sindaco di Carrara De Pasquale

Dopo l'intervista del sindaco di Carrara Francesco De Pasquale sulle pagine di un quotidiano locale, la Regione Toscana, in una nota, precisa che "la legge regionale sul lapideo non è attinente a nessuna delle questioni citate oggi dal sindaco di Carrara e che la legge 35 del 2015 è pienamente operativa, ad eccezione del comma 2 dell'articolo 32 (dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale), che fa riferimento ai soli beni estimati".

La precisazione dell'amministrazione regionale si rende necessaria a "seguito delle parole del sindaco Francesco De Pasquale che accusa la Regione di rallentare e mettere in difficoltà il Comune". 

"L'Osservatorio sulle cave - precisa la Regione - è uno strumento che fa capo esclusivamente al Comune, anche se la Regione riterrebbe auspicabile avere un unico osservatorio del marmo per tutto il bacino apuo-versiliese, producendo così economie di scala ed una visione complessiva del settore. La Regione è comunque pronta a qualsiasi decisione da parte del Comune di Carrara: proprio ieri, in un incontro con l'assessore Alessandro Trivelli, la Regione si è dichiarata disponibile a collaborare con l'amministrazione apuana per l'istituzione dell'Osservatorio. Al contempo ritiene utile conoscere a quanto ammonta il gettito della tassa marmi e quanto incasserebbe il Comune di Carrara con l'aumento del 5%. La Regione Toscana sottolinea inoltre che il soggetto a cui spetta qualsiasi decisione circa il valore medio del marmo è il Comune di Carrara e non la Regione Toscana. Dunque nessun ritardo od ostacolo all'azione del Comune di Carrara sulle questioni di sua competenza è imputabile alla Regione. Ogni tentativo di addossarle responsabilità di ritardi risulta puramente strumentale".