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Tra pizza e viti ecco le nuove botteghe storiche

Bar e taverne, pizzerie, ottica e ferramenta: altre 8 attività sono state iscritte all'albo che punta a valorizzare i negozi più longevi

Bar e taverne, pizzerie, ottica e ferramenta: altre 8 attività sono state iscritte all'albo che punta a valorizzare i negozi più longevi. E con i nuovi ingressi sono in tutto 15 le attività massesi iscritte all’Albo delle botteghe storiche dallo scorso Maggio a oggi. Tutte quante sono inserite con tanto di scheda in un'apposita sezione del sito del Comune di Massa.

Soddisfatto l’assessore alle attività produttive Paolo Balloni: “Con questi nuovi riconoscimenti, nel primo anno di vigenza del Regolamento per la valorizzazione dei luoghi del commercio, salgono a 15 le botteghe storiche per anzianità del comune di Massa e a breve si riunirà la commissione che valuterà anche le prime botteghe storiche per pregio. Per le attività iscritte nell’apposito registro sarà quindi possibile accedere a contributi a fondo perduto fino a 4 mila euro oltre a godere di incentivi mirati e sgravi fiscali”.

Il Regolamento per la valorizzazione dei luoghi del commercio del centro storico e del centro città prevede la sezione dedicata alla valorizzazione delle botteghe storiche riconoscendone il titolo per anzianità alle imprese commerciali, artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande presenti sul territorio da almeno 40 anni negli stessi locali e con vendita della solita merceologia, e come botteghe storiche di pregio a quelle attività che hanno elementi o arredi di pregio interni ed esterni che ne evidenziano la storicità, la tipicità e lo stato di conservazione.

I nuovi iscritti vantano carriere al pubblico avviate fin dal 1945 per il Bar Ginocchi, o dal 1948 per la pizzeria La voglia matta. La più giovane è l'ottica Barlucchi (1979), e di poco più attempate sono la Taverna di Battì e il bar Bollicine (1978) insieme e la ferramenta Sartini (1977).