Cultura

​Le colonie in Toscana raccontate in un libro

La scrittrice Manuela Piemonte parla del suo libro “Le amazzoni” e della ex Torre Balilla nella trasmissione Petrarca su Rai3

Petrarca è un programma sul ricco mondo della cultura italiana, in onda il sabato alle 12.55 con contributi dalle redazioni regionali della TGR. Questa settimana il programma scruta dietro le quinte della Torre Balilla, conosciuta anche come Torre Fiat a Marina di Massa.

La Colonia marina Edoardo Agnelli (ex Torre Balilla, comunemente detta anche Torre Marina, Torre di Massa o Torre FIAT) è un grattacielo collocato nella pineta apuana. Realizzata nell'ambito del massiccio fenomeno propagandistico delle colonie di villeggiatura che catalizzò la cultura architettonica degli anni trenta, la Torre di Massa, conta diciassette piani con un'altezza di 52 metri, "un'unica, interminabile camerata" con sviluppo elicoidale, larga 8 e lunga 420 metri, atta ad ospitare circa 800 bambini. Il complesso della colonia infatti era destinato al soggiorno estivo dei figli dei dipendenti FIAT e sede di una colonia fascista. 

Negli anni ’40 ospitò a scaglioni 13.000 bambini dai 4 ai 14 anni, figli degli italiani impegnati in Libia, per passare tre mesi di vacanza. La scrittrice Manuela Piemonte, nella sua opera prima “Le Amazzoni” edito da Rizzoli, fa rivivere quel mondo attraverso le storie di tre sorelle di 9, 7 e 5 anni che qui soggiornarono per un lungo periodo mentre l’Italia, fuori da quel piccolo mondo separato, attraversava le pagine più dolorose della sua storia recente. Molti dei bambini rividero i loro genitori solo dopo la guerra nel ’46. La stessa scrittrice ha avuto l’esperienza diretta della colonia di cui ricorda con vividezza i giochi, le ansie e la forte nostalgia per la famiglia.

Sebbene l’idea delle colonie marine non sia da attribuire al fascismo, fu però quest’ultimo a dare grande impulso, costruendone di nuove ed impiegandole per i propri obiettivi politici e sociali: risanamento della razza con bambini forti che da adulti sarebbero diventati un esercito forte.

Fu il gerarca Renato Ricci, di Carrara, a esigere la costruzione o la conversione di questi edifici nella sua terra natia. Oggi, in totale, sul litorale di Marina di Massa esistono ben 27 colonie, 12 delle quali costruite durante il periodo fascista. La quasi totalità di queste strutture, danneggiate dagli eventi bellici, vennero negli anni poi progressivamente abbandonate.