Attualità

Marmettola nei torrenti meglio ma non troppo

Secondo i dati Arpat le nuove tecniche di lavorazione dei marmi hanno migliorato la qualità delle acque, ma ancora resta molto da fare

Con la marmettola nei corsi d'acqua Frigido e Carrione va meglio, ma non abbastanza. E' quanto afferma l'Agenzia regionale di protezione ambientale della Toscana (Arpat) che ha condotto un raffronto tra i dati del 2017 e quelli del 2019. La qualità delle acque è migliorata, e gli equilibri ambientali in conseguenza. Ma c'è ancora molto da fare perché la marmettola mostra ancora oggi un grande impatto sulla qualità ecologica.

"Dai monitoraggi effettuati sono evidenti gli effetti della marmettola sulla comunità macrobentonica, in termini sia di diversità che di abbondanza, nel Carrione e, in misura minore, nel Frigido", spiega Arpat. Rispetto al passato, quando veniva praticato lo scarico della marmettola da parte delle attività produttive attigue, è stato osservato comunque un leggero miglioramento della qualità ecologica nel Carrione e nel tratto terminale del Frigido.

"Al contrario, è stato osservato un lieve peggioramento della qualità ecologica nelle due stazioni a monte sul Frigido rispetto al monitoraggio eseguito nel 1982: questo denota quanto sia ancora predominante l'impatto delle attività di estrazione marmifera, in particolare in termini di gestione delle acque e della marmettola, sulla qualità ecologica dei fiumi dell'area apuana", osserva Arpat.