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Morto sul lavoro, la rabbia e lo sciopero

I sindacati hanno proclamato per domani uno sciopero generale di 2 ore in tutto il territorio provinciale dopo la morte, stamani, di Daniele Rebecchi

La morte sul lavoro, stamani a Carrara, del 54enne Daniele Rebecchi caduto giù dal tetto su cui lavorava. La rabbia. Lo sciopero. I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato per domani uno sciopero generale su tutto il territorio provinciale da tenersi nelle ultime 2 ore di ogni turno di lavoro. Alle 12 hanno previsto un’iniziativa in sala di rappresentanza in Provincia. 

E si mescola alla rabbia il dolore per l'ennesima vittima del lavoro, che i rappresentanti sindacali definiscono "un fatto inaccettabile". La loro analisi è netta: "Il nostro territorio conosce troppo bene la piaga degli incidenti sul lavoro che sono figli della fragilità economica e sociale. Il lavoro manca, e bisogna che col Codice degli appalti si metta mano per frenare i subappalti al ribasso che sono frequenti".

"Le partite Iva poi sono figure ancora più deboli perché hanno da sole il peso di stare nei tempi e nei costi del lavoro, in un sistema fortemente caratterizzato da una riduzione dei costi che porta a lavorare a ritmi frenetici. Occorre che le istituzioni e la politica passino dalle parole ai fatti, non si parla solo di lavoro povero ma anche della vita o morte delle persone che lavorano", affermano. 

I sindacati chiedono di rendere pienamente operativi gli organismi nazionali competenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro "puntando, inoltre, a concretizzare un coordinamento permanente tra l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e le Aziende Sanitarie Locali, migliorando le verifiche ispettive in qualità, quantità e frequenza, anche attraverso finanziamenti e assunzioni".