Attualità

Non andrà tutto bene, il grido dei commercianti

Sono duemila le imprese in difficoltà nella provincia di Massa Carrara, dai bar ai ristoranti, tutte attività che dovrebbero riaprire il 1° giugno

Le attività del settore alimenti e bevande sul piede di guerra. Per ristoranti, mense e catering ma anche bar, gelaterie e pasticcerie il 1 giugno, data designata per la riapertura, è troppo tardi. Nella sola provincia di Massa Carrara sono circa duemila le imprese coinvolte. 

A manifestare tutta la preoccupazione per la tenuta di un settore strategico su più fronti, su quello delle filiere interne ma anche turistica e ricettiva, è Cna. 

“Un altro mese chiusi – spiega Andrea Borghini, Presidente Cna Agroalimentare – è intollerabile. Lungo la filiera di ristoranti, mense, bar, enoteche, rosticcerie e così via ci sono tanti fornitori, artigiani ed agricoltori per i quali le attività di somministrazione di alimenti e bevande rappresentano una parte importante degli acquirenti delle loro produzioni. Un mese, per queste attività che vivono di incassi quotidiani, può fare la differenza tra vivere o morire”.

Cna aveva sollecitato, già nelle scorse settimana, l’apertura di veri e propri “comitati di crisi” composti da CCIAA, Regione, Comuni, organi di controllo, Associazioni datoriali, Sindacati dei lavoratori, all'interno del quale tutte le parti si confronteranno per affrontare tutti gli aspetti inerenti le future modalità lavorative delle imprese.