Attualità

Nuove nubi sulle concessioni balneari

Una sentenza del Tar inerente il territorio di Piombino rischia di gettare ombre sull'intero pacchetto di estensioni fino al 2033 delle aree marittime

Quando il cielo delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari sembrava destinato al sereno fino al 2033, ecco che nuove nubi tornano a scurire l'orizzonte. Il Tar ha infatti accolto il ricorso con cui l'Autorità per la concorrenza aveva avversato l'estensione di alcune concessioni per stabilimenti balneari del Comune di Piombino, annullando la relativa delibera municipale. 

Le altre procedure dei vari comuni litoranei, come quelli della provincia di Massa Carrara e della Versilia, non risultano intaccate ma il campanello d'allarme inevitabilmente suona. E lo fa anche per l'autorevole voce dell'assessore regionale all'economia e al turismo Leonardo Marras che, nell'esprimere la sua vicinanza a imprese e lavoratori degli stabilimenti balneari piombinesi interessati dalla sentenza del Tar di Firenze, guarda oltre.

"Ho letto il documento del tribunale amministrativo e sono anche io sinceramente preoccupato: anche se le altre concessioni marittime estese regolarmente entro la fine del 2020 sono legittime e non subiranno conseguenze - osserva Marras - questa sentenza cala, di nuovo, sull’intero mondo balneare un’altra nube carica di incertezze che devono essere affrontate subito”. Marras chiede dunque al governo "di assumere con risolutezza la questione dei balneari e difendere la legge italiana in Commissione europea dalla procedura di infrazione per avviare, così e al più presto, un riordino del demanio marittimo con soluzione certe, solide e durature”.